Il tunnel nel quale è finito il settore automobilistico europeo continua ad essere buio e tortuoso. Anche Mercedes-Benz ci sta dentro, tant’è che da tempo sta subendo massicci cali di prezzo. Dalla scorsa primavera, quando valeva 80 euro, è precipitato fino a 50 euro.
Cos’altro possiamo aspettarci?
Al settore è stato chiesto un grosso sforzo per completare il percorso verso motori non inquinanti il prima possibile. Questo ha significato grossi investimenti, che però non hanno avuto il ritorno sperato. Il problema che devono affrontare i produttori di automobili è la scarsa domanda, soprattutto quelal relativa ai veicoli elettrici. Senza incentivi, il ritmo delle vendite ha rallentato notevolmente. Nel frattempo è anche aumentata la concorrenza straniera.
Per un problema serio è il mercato debole della Cina. La bassa crescita economica del paese del Dragone porta ad una riluttanza ad acquistarei costosi modelli Mercedes, mentre si preferiscono le più economiche auto locali. Il problema della Mercedes è che i costi non possono essere adeguati alle vendite così rapidamente (e comunque anche Mercedes-Benz ha avviato un forte programma di tagli). Ciò ha portato ad un calo significativo dei profitti.
I problemi sono risultati evidenti anche guardando i dati del terzo trimestre, il peggiore dell’anno. L’EBIT rettificato è sceso del 34% a 10,2 miliardi di euro nei primi nove mesi. Il risultato consolidato del gruppo è sceso da 11,3 a 7,8 miliardi di euro. Il calo delle vendite è stato pari al 5%, con una riduzione soprattutto per i veicoli completamente elettrici.
Un dato importante è il free cash flow, che nel terzo trimestre si è attestato allo stesso livello dell’anno precedente con 2,4 miliardi di euro. Nei primi nove mesi è sceso di 1,7 miliardi di euro, attestandosi a 6,4 miliardi di euro.
La cosa che scoraggia gli investitori è che questo scenario debole dovrebbe continuare ancora per qualche tempo. Inoltre la situazione potrebbe subire un altro contraccolpo dalla poolitica protezionistica che intende avviare Donald Trump.
Lo scenario per Mercedes-Benz non è facile. Dopo un avvio di 2024 che sembrava promettente, il titolo ha imboccato un lungo e costante trend discendente, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
La caduta del prezzo ha trovato supporto attorno alla soglia psicologica dei 50 euro, ma ora che l’indicatore RSI è uscito dalla zona di ipervenduto, c’è il timore che possa esserci una nuova discesa.
Per vedere spiragli concreti occorrerebbe superare almeno la Ema50, che attualmente viaggia sui 55 euro.
Nonostante lo scenario complicato, la maggior parte degli analisti è fiduciosa, anche se gli obiettivi di prezzo a medio termine per sono molto differenti. Deutsche Bank in particolare è molto rialzista con un obiettivo di prezzo di 105€. Goldman Sachs è molto più realistica con il prezzo obiettivo di 63 euro.