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DAX di nuovo vicino ai 20mila punti, ma occhio all’indicatore RSI

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L’intero mese di novembre è stato proficuo, con un rialzo complessivo del 2,9%

L’ultima settimana di novembre è stata molto positiva per il DAX, che ha chiuso con un bilancio in verde per l’1,6%, con l’indice a quota 19.626,45 punti. L’intero mese di novembre è stato anche più proficuo, con un rialzo complessivo del 2,9%.
Questo scatto ha portato il DAX a sfiorare il record di 19.674 punti che venne raggiunto a ottobre.


La spinta al mercato azionario è arrivata dalla convinzione che la BCE continuerà a tagliare i tassi, e rimane in piedi anche l’ipotesi di una sforbiciata pari a 50 punti base. Anche l’andamento sorprendentemente stabile dell’inflazione in Germania ha rafforzato queste speranze del mercato. Peraltro dalla stessa BCE sembra esserci adesso più attenzione a ridare slancio all’economia che non a contenere l’inflazione.


Anche dal fronte USA sono arrivate notizie più incoraggianti, con l’indicazione di Scott Bessent quale ministro delle finanze. Le idee di Bessent includono la riduzione del deficit di bilancio degli Stati Uniti, e questo ha spinto al ribasso i rendimenti del mercato dei titoli di stato statunitensi, innescando lo stesso effetto anche sul mercato obbligazionario in euro.

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Lo scatto avvenuto da metà settimana in poi ha consentito al DAX di allontanarsi dalla Ema50 e riavvicinarsi al record storico, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Per superare questo scoglio e varcare i 20mila punti, serve però uno slancio forte. Nel breve ci aspetteremmo più una fase di consolidamento attorno a questa soglia, tenendo conto che l’indicatore RSI è prossimo alla zona di ipercomprato.

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