Dalla fine dell’estate, e dopo una bella corsa durata alcuni mesi, le azioni Fresenius sono entrate in una fase di consolidamento compresa nel range 32 -34,5 euro.
Cosa dobbiamo aspettarci dal gruppo medico e operatore ospedaliero?
Il management di , guidato dal CEO Michael Sen, ha riportato l’azienda sulla strada giusta del proprio business, e il gruppo sta facendo ottimi progressi nella riduzione del debito grazie al rigido programma di austerità.
Nel terzo trimestre Fresenius ha superato le aspettative, grazie ai risultati della clinica Helios e agli ottimi affari con il produttore di farmaci generici Kabi. Il fatturato complessivo del gruppo è aumentato del 7% su base annua, e per l’anno nel suo complesso si prevede ora che i ricavi crescano organicamente tra il 6 e l’8%, invece del precedente obiettivo del 4-7%.
aveva già alzato i suoi obiettivi a maggio. Il management prevede che l’utile prima delle imposte (EBIT) sarà in aumento dall’8 all’11%. In precedenza si puntava alla metà superiore della fascia compresa tra più 6 e 10%.
Notizie incoraggianti arrivano anche da Fresenius MC, che dalla pandemia in poi è stata la zavorra del gruppo (che ha poi deciso di scorporarla, rendendola solo investimento finanziario). Dal momento che FMC ha una posizione particolarmente forte negli Stati Uniti, i nuovi piani politici di Donald Trump potrebbero incidere in modo molto positivo. Peraltro il capo di ha aperto all’ipotesi di vendita della partecipazione di quasi un terzo in Fresenius Medical Care, sulla quale ci sono molte speculazioni.
Un fattore importante è la riorganizzazione degli ospedali che in Germania avverrà nei prossimi anni, dopo che il Consiglio federale ha dato il via alla controversa riforma ospedaliera decisa dalla coalizione a semaforo del Bundestag. La riforma, sulla quale si è lavorato per quasi due anni, verrà attuata gradualmente. Ma si tratta comunque di effetti che si vedranno a lungo termine.
.
Nel frattempo, sul fronte grafico il titolo del gruppo medico e operatore ospedaliero sta affrontando una zona di consolidamento compresa tra 32 e 34,5 euro, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
L’attuale test della Ema50 sarà importante per capire da quale parte di questo range verrà fuori il prezzo. Se troverà slancio potrebbe prima andare ad aggredire i massimi annuali oltre 35 euro, mentre il target successivo sarebbe a quota 36,8 (massimo da inizio 2022).
In caso di scivolamento in basso, c’è il pericolo di scendere fino alla Ema200 che attualmente viaggia sui 31 euro circa.