La banca centrale di Taiwan ha vietato a Deutsche Bank (e altre banche) di negoziare derivati sui cambi per due anni, come parte di un giro di vite sulla speculazione.
L’istituto centrale si è attivato dopo diversi casi in cui le banche estere hanno aiutato le aziende del grano tramite speculazione valutaria, influenzando la stabilità del mercato dei cambi di Taiwan. La valuta taiwanese ha raggiunto il suo massimo in più di 23 anni rispetto al dollaro USA (negli ultimi dodici mesi ha guadagnato il 7%) mentre l’economia dell’isola – che è fortemente dipendente dal commercio – si sta riprendendo grazie alla domanda globale per i suoi prodotti tecnologici alimentata da persone che lavorano da casa.
Oltre a Deutsche Bank ci sono anche altre banche coinvolte, come CitigroupInc, ING e Australia e New Zealand Banking Group Ltd.
Un portavoce di Deutsche Bank ha dichiarato: “Stiamo lavorando a stretto contatto con la banca centrale e i nostri clienti per garantire che le transazioni FX che coinvolgono il dollaro di Taiwan abbiano una reale esigenza di fondo e restiamo impegnati a svolgere un ruolo costruttivo nello sviluppo in corso dei mercati dei capitali di Taiwan“.
