Dopo aver raggiunto il massimo storico una a metà aprile, il titolo ha vissuto una fase di correzione che però sembra terminata, tanto che ci si interroga se sarà presto possibile vedere le azioni della multinazionale tecnologica dare l’assalto al record.
Va evidenziato che di recente l’azienda ha reso noti i risultati del secondo trimestre fiscale.
ha realizzato vendite per 14,7 miliardi di euro (l’anno precedente furono 13,8 miliardi di euro), sorprendendo anche gli analisti (che ipotizzavano 14,1 miliardi).
L’utile netto è stato di 2,39 miliardi (l’anno precedente 698 milioni), anche in questo caso oltre le previsioni degli analisti a 1,66 miliardi.
Non c’è dubbio che i risultati positivi possano fornire ulteriore carburante al rialzo del titolo, anche perché il gruppo ha nuovamente aumentato le previsioni per il 2020/21 (profitto di 5,7-6,2 miliardi, rispetto al 5,0-5,5 miliardi precedente) e un aumento delle vendite del 9-11%.
Quadro tecnico Siemens
Dal punto di vista tecnico, la situazione è molto interessante.
Il titolo ha registrato un forte movimento al rialzo da marzo 2020, risalendo progressivamente dal minimo di 58,77. Il 3 febbraio 2021 ha ritoccato il massimo storico a 133,50, e si è poi ripetuto il 16 aprile, raggiungendo il suo attuale massimo storico di 145,96 euro, come possiamo vedere sulla piattaforma .
Dopo questo record c’è stata una fisiologica fase di correzione, fino a 135,64 euro, dove la EMA50 ha svolto egregiamente il suo ruolo di supporto, innescando il rimbalzo.
Da allora la quotazione di è in ripresa, il che fa pensare che possa dare l’assalto al record di 145,96 euro.
Questo spianerebbe la strada alla continuazione del rally, fino a un possibile 155,88 EUR.
Tuttavia, se il valore scendesse al di sotto di 135,64 EUR, il grafico si annacquerebbe e potrebbe esserci una battuta d’arresto a 126,14 euro.
