Le voci riguardo al futuro di Porsche, in special modo riguardo alla sua Ipo, continuano ad agitare il mercato.
Gli eredi del fondatore Ferdinand Porsche, che fondò la casa automobilistica di lusso nel 1931, sarebbero infatti pronte a prendere una quota diretta nell’azienda, qualora dovesse essere quotata separatamente, come ormai si vocifera da mesi.
Le famiglie Porsche e Piech di conseguenza si staccherebbero parzialmente da Volkswagen (nella quale detengono il 31,4% del capitale e il 53,3% dei diritti di voto).
Le voci su una Ipo di Porsche – cominciate già due anni fa sulla scia di quanto fatto da Ferrari e Aston Martin – hanno iniziato a circolare seriamente a inizio di quest’anno, e includevano una stima valutativa di 45-90 miliardi di euro, ossia una bella fetta rispetto all’intero gruppo controllante (valutato 135 miliardi). Indiscrezioni parlano di un collocamento relativo al 25% massimo delle azioni Porsche.
Il destino della casa automobilistica di Zuffenhausen (Stoccarda) tuttavia non è scritto. Volkswagen non ha ancora deciso se quotare separatamente Porsche e non vi è alcuna garanzia che una tale mossa si verificherà, anche per via delle inevitabili conseguenze sull’assetto della governance.
