L’ultima settimana non ha certo regalato soddisfazioni a . Il gigante chimico ha accusato un calo di oltre il 4%, “sporcando” in tal modo le performance dell’intero mese.
A pesare sull’umore è stato anche il nuovo rinvio della IPO della controllata Wintershall Dea, la principale compagnia europea indipendente di gas naturale e petrolio. Finora, la IPO era prevista per la seconda metà del 2021.
Tuttavia, malgrado le recenti difficoltà, attorno a continua ad esserci un cauto ottimismo.
Gli esperti delle due maggiori banche svizzere Credit Suisse e UBS, vedono ancora una buona opportunità di acquisto.
Credit Suisse ha classificato ancora una volta i titoli come “Outperform” con obiettivo di prezzo a 79 euro.
Banca UBS invece consiglia l’acquisto, con prezzo indicativo a 78 euro.
Entrambi i target sono quindi ben più alti del prezzo attuale.
Va detto però che sotto il profilo tencico, una partita molto importante si giocherà nel prossimo futuro. Il recente calo ha spinto BASF fuori dal canale 65-72 nel quale ondeggiava dalla fine di febbraio (fonte grafica broker ).
Se il breakout sul lato inferiore dovesse essere confermato, allora è possibile una discesa fino alla EMA200, che sarebbe il successivo ostacolo.
Viceversa, un pullback deciso rimetterebbe in ballo l’ipotesi che – dopo una lunga correzione – possa tornare a viaggiare lungo il trend rialzista visto da novembre in poi.