La borsa tedesca comincia la settimana in modo solido, dopo lo scivolone di venerdì scorso.
Il Dax è sceso al livello più basso in poco più di un mese nelle prime contrattazioni, ma poi è rapidamente tornato su. Alla fine, il principale indice tedesco ha guadagnato l’1,00% a 15.603,24 punti.
L’MDax dei titoli di medie dimensioni ha guadagnato lo 0,52% a 34.198,71 punti.
A proposito, va segnalato che AUTO1 entra nel MDax al posto di SILTRONIC che retrocede nel SDAX.
In tutta Europa brilla il settore auto. Così le migliori performance sono di Volkswagen +3,78 (che intanto annuncia novità sul futuro del marchio di lusso Bugatti questo mese) e Daimler +2,96 (che annuncia la volontà di diventare neutrali in termini di CO2 entro il 2039).
Il capo di BMW +2,40% Oliver Zipse ha difeso la strategia del suo gruppo di eliminare gradualmente la produzione di motori a combustione classici più lentamente rispetto ad altri concorrenti.
Sfrutta il riflesso di questa situazione anche Continental +2,54%.
Brillano anche i titoli ciclici, ovvero società il cui business dipende fortemente dagli sviluppi economici.
Ad esempio Covestro +2,70, che riceve ulteriore slancio da Morgan Stanley, che vede una domanda del settore molto forte.
Giornata fiacca per Bayer -1,06, che però annuncia di aver chiesto l’approvazione per il suo agente anti-cancro Copanlisib nell’Unione europea e negli Stati Uniti.
Nel MDAX…
Corre forte K+S +5,62, sull’ipotesi sempre più concreta di sanzioni UE alla Bielorussia, che colpirebbero anche il concorrente Belaruskali (BPC).
Porsche +3,60 vuole produrre cellule batterie ad alte prestazioni dal 2024. Per questo sta lavorando alla creazione di CellForce Group. Tra i partner non ci sarà il gruppo di batterie VARTA +1,52%.
In fondo al Mdax troviamo Freenet -6,86 per una questione tecnica: il titolo viene scambiato con sconto sul dividendo.
Software AG -0,21% vuole crescere con le acquisizioni, come ha affermato il CFO Matthias Heiden.
Intanto il capo di Lufthansa -0,95% Carsten Spohr si aspetta un crollo meno drammatico del previsto, nei viaggi di lavoro.
