Ci sono diversi fronti caldi sui quali sta combattendo , che hanno spinto la più grande compagnia aerea tedesca a perdere quota durante la seconda parte del mese di giugno, scivolando sui minimi dallo scorso febbraio.
Per Lufthansa la situazione rimane difficile, anche se ormai i suoi azionisti si sono un po’ abituati a questo clima pesante negli ultimi 15 mesi (causa pandemia).
In ogni caso c’è un forte nervosismo, mentre il grafico evidenzia un certo offuscamento.
Il breakout sopra i 12,56 euro è stato il punto di partenza di un movimento ribassista che in origine era stato classificato come consolidamento, ma che sta sfociando in un nuovo trend ribassista.
Il motivo è il segnale di vendita a quota 10 euro, importante supporto psicologico che dal 20 aprile aveva impedito ulteriori discesa.
Questo ha innescato un segnale tecnico di vendita a breve termine (fonte grafica ).
Neppure la EMA200 è riuscita ad arginare la discesa di , ed anzi il suo recente attraversamento ha dato ancora più consistenza alla spinta degli orsi.
Se il sell-off dovesse continuare ancora, il prossimo supporto è disponibile intorno a 9,45 euro. Se anche questo livello non dovesse reggere, allora il quadro si farebbe molto complesso, con possibili scivoloni fino a 8,80 euro.
Sul lato rialzista, la principale sfida per i tori è riconquistare il versante superiore alla EMA200 che in pratica coincide con la soglia psicologica a quota 10.