I problemi altrui spingono Morphosys. Il titolo della società biochimica sta beneficiando di una notizia deludente riguardante Novartis.
Quest’ultima ha annunciato di aver subito una battuta d’arresto in uno studio di Fase 3 che riguardava l’uso dei Kymriah in una forma specifica del linfoma non Hodgkin a cellule B aggressivo (DLBCL). Gli esiti però non hanno ravvisato risposte migliori rispetto all’attuale terapia standard.
Il flop di novartis ha così spinto Morphosys, che assieme al suo partner Incyte ha lanciato anch’esso un programma per il trattamento del DLBCL con il farmaco “tafasitamab”, che nel giugno scorso (in combinazione con lenalidomide) ha ricevuto parere positivo dal Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), che ha raccomandando l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata.