Durante la prima ondata di contagi della pandemia, il prezzo delle azioni Munich Re è crollato. L’attuale andamento dei contagi fa capire che siamo nel mezzo di una seconda ondata. Munich Re è uno dei principali riassicuratori al mondo, questo significa che trae svantaggi da quegli eventi legati a condizioni meteorologiche estreme oppure disastri naturali. Tra questi ultimi possiamo includere anche quelli sanitari, come appunto una pandemia.
I danni del Covid
I dati lo confermano. Come annunciato dalla stessa società, l’utile si è dimezzato nella prima metà dell’anno. E’ infatti passato da 1,6 miliardi di euro a 800 milioni di euro. Il risultato ha risentito dei danni legati alla pandemia per un importo di 1,5 miliardi di euro. A causa dell’incertezza dovuta all’evoluzione dei contagi, ad agosto Munich Re ha annunciato che non avrebbe annunciato una previsione per l’utile annuale del 2020.
Anche il contesto attuale di tassi di interesse bassi – a seguito delle forti misure di stimolo messe in campo da governi e banche centrali – è uno svantaggio. Infatti ciò esercita pressioni sulla redditività dei riassicuratori.
L’aspetto grafico: il cuneo
Dal punto di vista grafico, il prezzo delle azioni Munich Re ha raggiunto un massimo pluriennale di 255,80 EUR a metà settembre. Questo massimo è ora considerato un importante livello di resistenza. Anche il livello più attuale di 223 è considerato un livello di resistenza. Dall’estate a oggi i prezzi stanno disegnando un cuneo discendente, che spesso prelude a un nuovo forte impulso rialzista, ma talvolta innesca il movimento esattamente contrario. Occhio quindi al breakout…
Resistenze: 223,60 EUR (massimo mensile) // 255,80 EUR (massimo di più mesi)
Supporto: 170,30 euro (minimo di diversi mesi)