Spinta dai prezzi elevati del polisilicio e dalla forte domanda nei settori chimici, Wacker Chemie ha aumentato sia le vendite che le previsioni di profitto per l’anno in corso.
L’azienda prevede ora un fatturato di circa 6 miliardi di euro (2020: 4,69 miliardi di euro), dopo aver previsto in precedenza circa 5,5 miliardi di euro.
Wacker punta anche a un risultato operativo (Ebitda) compreso tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro dopo un range precedentemente mirato tra 900 milioni di euro e 1,1 miliardi di euro.
Per il terzo trimestre del 2021, il gruppo dei prodotti chimici speciali prevede un fatturato di circa 1,6 miliardi di euro e un EBITDA di circa 400 milioni di euro.
I prezzi ancora elevati del polisilicio e la domanda molto forte nelle divisioni chimiche, anche durante i mesi estivi, sono le ragioni delle maggiori aspettative commerciali per il resto dell’anno. Allo stesso tempo, però, si prevede che l’aumento dei prezzi delle materie prime e gli effetti valutari negativi peseranno sull’EBITDA per oltre 300 milioni di euro.
La previsione attuale tiene conto di questo sviluppo.
Dopo il crollo di aprile 2020, durante la fase acuta della prima ondata di Covid, il titolo Wacker Chemie ha imboccato un trend rialzista tuttora in corso che ha sinto il prezzo oltre i 150 euro, come non accadeva da anni.
Tuttavia nella giornata di mercoledì, la banca d’investimenti Warburg Research ha declassato Wacker Chemie da ‘Buy’ a ‘Hold’, pur alzando il target di prezzo da 156 a 166 euro.