Le cattive notizie dall’industria automobilistica e dei veicoli commerciali non sembrano preoccupare più molto gli investitori Continental. Nonostante non giungano notizie esaltanti sorpattutto per via della continua carenza di chip, Continental infatti corre in Borsa.
Probabilmente si tratta di un effetto rimbalzo dopo aver toccato il minimo di novembre 2020 lunedì scorso, a quota 90,9. In quel momento il livello delle perdite dal mese di giugno era giunto al 25%.
Continentale non ha subito scosse ne’ dai toni scettici del produttore di veicoli commerciali TRATON, ne’ dal dato deludente sui margini del concorrente Faurecia (che prevede vendite per 15,5 miliardi nel 2021 invece dei precedenti 16,5 miliardi di euro).
Non sembra aver inciso neppure la raccomandazione di acquisto annullata da Bank of America. Probabilmente sta spingendo il titolo una view a lungo termine positiva. L’analista BoA Horst Schneider rimane infatti ottimista sul lungo termine, mentre un certo scetticismo riguarda solo la seconda metà dell’anno.
Questo ottimismo a lungo termine coinvolge anche la banca d’affari Warburg Research. Se è vero che ha abbassato l’obiettivo di prezzo per Continental da 132 a 118 euro, è altrettanto vero che ha lasciato il rating su ‘Buy’. Inoltre il target di prezzo rimane molto sopra il livello attuale di 96 euro.
Malgrado ciò, l’analista Marc-Rene Tonn ritiene che il fornitore di auto non raggiungerà gli obiettivi di quest’anno, ma si aspetta un 2022 migliore.
Anche Berenberg, pru lasciando Continental su ‘Hold’, ha fissato con un target price di 124 euro.
