Sono state settimane intense per Software AG. Ottobre è stato caratterizzato da un attacco hacker, che è stato faticosamente contenuto. Tuttavia secondo l’azienda di Darmstadt, i dati rubati dagli aggressori sono stati resi pubblici. Nonostante la grave interruzione, nessun servizio clienti è stato colpito e l’attività ha potuto continuare senza problemi.
Dati economici incoraggianti
Dal punto di vista economico, il terzo trimestre è stato caratterizzato da una crescita degli ordini. Trend che sembra consolidarsi anche in questo avvio di ultimo trimestre. Secondo i calcoli preliminari, l’assunzione di ordini nel terzo trimestre è aumentata tra il 3-5%. La divisione cloud invece ha impennato al 57-64%. E nel caso del software di database tradizionale, il calo è stato forte ma meno del previsto (27% contro 31%).
Nel terzo trimestre si prevede un valore di vendite tra 180,5 e 185,0 milioni di euro, che sono meno rispetto al passato, ma sui quali incide la ristrutturazione societaria in corso, che mira a spingere i clienti verso formule in abbonamento piuttosto che verso pagamenti di grandi importi una tantum.
Inoltre la ristrutturazione del gruppo prevede una riorganizzazione dei team di vendita in Nord America, Asia ed Europa, nonché massicci investimenti in pubblicità e partnership.
Ristrutturazione e profitti
Tutti fattori che pesano sui profitti del terzo trimestre. L’utile al lordo di interessi, imposte, ammortamenti (EBITDA), rettificato per gli effetti speciali, dovrebbe essere compreso tra 28 e 32 milioni di euro nel terzo trimestre, rispetto ai 68,4 milioni di euro dell’anno precedente. Di conseguenza, il margine di profitto operativo dovrebbe essere compreso tra il 16 e il 17 per cento. Questo mancherebbe alle aspettative degli analisti.
Quadro tecnico
In borsa, l’attacco di hacking subito a ottobre ha causato un forte calo del prezzo delle azioni. Dopo aver toccato il massimo di due anni a 44,50 euro a settembre, le quotazioni di Software AG sono crollate di circa il 20% fino a circa 35 euro. Adesso la situazione è di fronte a un bivio: siamo nella zona della media a 200 giorni, e scivolarci sotto darebbe un nuovo segnale di vendita. Se gli orsi non saranno però in grado di dare questo impulso, il prossimo obiettivo di prezzo sarà il top di settembre a 44,50 euro. Per il momento, tuttavia, la situazione rimane tesa.