Uno studio pessimistico di Deutsche Bank su Fresenius Medical Care (FMC) ha ulteriormente penalizzato le azioni della società di dialisi, provocando una perdita di prezzo anche alla società madre Fresenius. La situazione si è fatta più nebulosa per entrambi i titoli.
Fresenius Medical Care (FMC) ha bucato la Ema21 scendendo anche al di sotto del supporto a 60 euro, sul minimo da marzo.
Al momento il titolo si sta ancora muvoendo dentro un rettangolo compreso tra 59.4 e 61.8, ma questo tentativo di breakout dal lato inferiore potrebeb aprire ulteriori scenari ribassisti (fonte grafica broker ).
I titoli sono ben distanti dal valore che avevano prima della crisi Covid, perché l’elevata mortalità dei pazienti sottoposti a dialisi ha avuto un fortissimo impatto sull’attività dell’azienda.
L’analista Falko Friedrichs di Deutsche Bank ha abbassato il suo target price da 67 a 62 euro, poiché il numero crescente di contagi, soprattutto negli Stati Uniti nel terzo trimestre, mettono a rischio gli obiettivi annuali dell’azienda. In sostanza lo scenario ottimistico ipotizzato dal gruppo, secondo il quale la pandemia sarebbe andata scemando, non si concretizza.
Nel frattempo Fresenius è scivolato al di sotto della EMA 200 giorni, e poi ulteriormente al di sotto del supporto a 21 giorni (che dà indicazioni sul trend di breve termine).
Con 40,25 euro, i titoli Fresenius sono significativamente più in basso rispetto a prima della pandemia, alla fine di febbraio 2020. Evidentemente la presunta natura difensiva dei documenti del settore sanitario non li ha aiutati durante la crisi.
Per quanto riguarda Fresenius, l’analista Friedrichs si aspetta risultati che dovrebbero essere ‘abbastanza ok‘ del gruppo, ma ritiene che non riuscirà ad andare oltre i suoi obiettivi annuali.