Se finora la soglia dei 12mila sembrava essere un bel cuscinetto per il DAX, con il capitombolo di mercoledì anche quello è venuto meno. Ma del resto il “quasi” lockdown si sapeva che avrebbe sparigliato le carte, inondando il mercato di paura. L’imminente blocco in Germania ha innescato questa forte tendenza al ribasso, facendo cadere anche la soglia psicologicamente importante.
L’indice leader tedesco DAX ha violato finanche i minimi del mese di giugno, ed è andato a sfidare l’area di supporto a medio termine di 11.624 punti. Adesso non è possibile trovare altri punti di contatto ravvicinati sul percorso al ribasso. Ce ne sono un paio prima che venga colmato il GAP di marzo in prossimità degli 11mila.
Sfortunatamente, ci sono ulteriori due GAP di prezzo a 10.200 e 9.700 punti completamente aperti. Se voesse persistere questa beolezza, occorrerà iniziare a pensare anche a questa eventualità. Il fattore decisivo per le prossime settimane è la reazione all’attuale livello di supporto.
