Le conseguenze della guerra in Ucraina spingono l’azienda siderurgica Thyssenkrupp a sospendere le sue previsioni di free cash flow per l’anno fiscale in corso.
Anche se i rapporti commerciali con Russia e Ucraina sono trascurabili, ben al di sotto dell’1% delle vendite totali, le conseguenze macroeconomiche e geopolitiche di vasta portata della guerra in Ucraina influenzeranno lo sviluppo del business del gruppo.
Thyssenkrupp ha giustificato il passo e ha fatto riferimento in particolare all’aumento dei prezzi delle materie prime.
Fino allo scoppio della guerra in Ucraina, lo sviluppo del business era andato secondo i piani sia nel primo che nella prima parte del secondo trimestre. A marzo sono arrivate le prime svalutazioni nelle attività di fornitura di acciaio e automobili.
Tuttavia, Thyssenkrupp continua a prevedere un miglioramento dell’EBIT rettificato per il trimestre in corso.
Il free cash flow prima delle fusioni e acquisizioni, d’altro canto, sarà probabilmente più influenzato dagli effetti negativi sui prezzi di quanto previsto in precedenza.
Secondo ulteriori informazioni, le conseguenze economiche della guerra influiscono anche sulla possibile separazione dal business siderurgico.
Sebbene Thyssenkrupp sia ancora convinta che avviare autonomamente l’attività siderurgica aprirebbe ottime prospettive future, una dichiarazione di fattibilità al momento non è possibile date le attuali condizioni economiche.
