La forte tendenza al ribasso dall’inizio dell’anno, per INFINEON sembra essersi interrotta. All’inizio dell’anno, il titolo era ancora scambiato a oltre 40 euro. Poi c’è stato uno scivolamento di circa il 37%, fino a giungere sui minimi da novembre 2020 a 25,69 euro.
Negli ultimi giorni però INFINEON è riuscito a liberarsi dal suo minimo annuale ed è salito a 32,34 prima dell’ultimo weekend.
Adesso il titolo sta testando la EMA50, e si pone come prossimo traguardo la EMA200 a 36 euro, come vediamo sul broker .
Il colosso nazionale dei chip ha un prezzo addirittura superiore a quella dell’inizio della guerra in Ucraina, che aveva aggravato la battuta d’arresto del titolo tecnologico a causa delle preoccupazioni per l’imminente aumento dei tassi di interesse all’inizio di marzo.
Infineon trae vantaggio dalla crescente domanda di chip. Le tendenze relative all’elettrificazione e alla digitalizzazione, ad esempio nell’industria automobilistica, garantiscono un portafoglio ordini completo. Il Gruppo ha svolto il proprio compito e sta perseguendo una strategia multi-sourcing al fine di ridurre i potenziali rischi di consegna. Le scorte di materie prime necessarie e gas nobili sono state recentemente aumentate.
Gli analisti incrociano le dita: la società di analisi Kepler Cheuvreux ha lasciato il rating buy dopo gli eventi per gli investitori, con un prezzo target di 48 euro. Secondo gli esperti, la direzione ha espresso fiducia nelle opportunità di business del gruppo dei semiconduttori.
