Dopo aver illuso su un possibile slancio in avanti, il DAX ha frenato la corsa proprio in chiusura della scorsa settimana. Alla fine l’indice tedesco è tornato esattamente dove si trovava 7 giorni prima, su quota 14600 punti.
Il consolidamento è comunque una notizia positiva, tenuto conto che a metà maggio si faceva fatica a rimettere il muso oltre i 14mila.
Il DAX sta facendo un po’ di fatica a lasciarsi alle spalle quota 14.360, ossia il 23.6 Fibonacci costruito sul movimento di lungo periodo marzo2020-novembre2021. Anche perché a creare un ulteriore ostacolo è la Ema 200 che si trova poco sopra, come vediamo sul broker .
Al ribasso fungono da supporto la EMA50 e il livello statico a 14.143 (ereditato più di un anno fa).
Anche se il DAX si è irrobustito rispetto alla prima metà di maggio, qualche timore arriva dagli States, perché il dato di venerd’ì sui Non Farm Payrolls ha riacceso la prospettiva di un inasprimento più feroce della politica monetaria statunitense, e questo potrebbe zavorrare i listini azionari.