Si preannuncia una giornata molto pesante per ThyssenKrupp, che annuncia un ampliamento dei piani di tagli occupazionali. Il gruppo siderurgico prevede di tagliare ben 11.000 posti di lavoro, ossia quasi il doppio rispetto ai 6.000 che aveva previsto nel maggio 2019.
Thyssenkrupp aveva programmato di effettuare i 6mila tagli nell’arco di tre anni, ovvero il tempo necessario per la trasformazione del gruppo. Solo nell’ultimo anno, sono già stati tagliati circa 3.600 posti. Ma per affrontare gli sviluppi del mercato a lungo termine e gli effetti del coronavirus, Thyssenkrupp ritiene necessaria un’ulteriore riduzione posti di lavoro complessivi, nell’arco dei prossimi tre anni.
L’azienda prevede una perdita netta di oltre 1 miliardo di euro per l’intero anno dopo il rosso di 5,5 miliardi di euro registrato nel periodo fiscale terminato a settembre.
“I prossimi passi potrebbero essere più dolorosi, ma dobbiamo farli“, ha affermato l’amministratrice delegata, Martina Merz.
Le vendite – si legge nella nota che presenta il bilancio – sono diminuite del 15 percento a 28,9 miliardi di euro e l’ebit è negativo per 800 milioni (passando in rosso da un risultato operativo positivo per 800 milioni l’anno precedente).