Settimana scorsa avevamo detto che, malgrado il DAX si fosse irrobustito rispetto alla prima metà di maggio, qualche timore rimaneva soprattutto riguardo alla prospettiva di un inasprimento più feroce della politica monetaria.
Purtroppo le cose sono andate esattamente così. La BCE ha preannunciato almeno due strette a luglio e settembre, mentre venerdì i dati sull’inflazione statunitense (al livello più alto degli ultimi 40 anni) spingono di nuovo la FED a inasprire la politica monetaria più rapidamente.
Ciò rappresenta un danno per le classi di attività più rischiose, come le azioni.
Dati questi scenari, il Dax è sceso sotto la soglia dei 14.000 punti, e dopo quattro sedute consecutive in calo ha finito la settimana in ribasso a 13.761,83 punti.
Il bilancio settimanale è pessimo: -4,8%.
Come vediamo sul broker , dopo essersi faticosamente lasciato alle spalle il 23.6 Fibonacci (costruito sul movimento di lungo periodo marzo2020-novembre2021), la spinta del DAX si è infranta sulla Ema200.
Da questo test fallito è cominciato il capitombolo.
Il forte movimento direzionale ha spinto il principale indice tedesco a infrangere il supporto della EMA50 e anche il livello statico a 14.143 (ereditato più di un anno fa).
Sulla piattaforma possiamo vedere che i due prossimi supporti sono a quota 13.653 e 13.328, mentre il Fibonacci38.2 sarebbe l’ultimo ostacolo prima di andare ad aggredire la soglia dei 13mila
