Il crollo dei profitti del principale concorrente Nike ha ulteriormente peggiorato il sentimento attorno ad Adidas.
Il titolo del numero 2 al mondo tra i produttori di articoli sportivi è a un passo dal minimo Covid di 160,10. Un prezzo a buon mercato, che dovrebbe spingere molti a valutare l’occasione. Ma in questo momento al mercato azionario sembra non importare.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , Adidas viene da una lunga fase ribassista.
Se il supporto a 160 euro non regge, si potrebbe prospettare un ulteriore calo a 143 euro. Se la pressione di vendita continua, potrebbe addirittura scendere a 129,60 EUR. Sarebbe il livello più basso da novembre 2016.
Una delle ragioni principali di questo profondo calo è la Cina. I lockdown nel Paese hanno messo a dura prova l’intero settore: da un lato la produzione sta soffrendo, dall’altro le vendite stanno patendo le chiusure dei negozi. Ricordiamo che Adidas genera quasi un quinto delle sue vendite di gruppo in Cina.
Se nel breve termine è ancora necessaria cautela, nella seconda metà dell’anno Adidas prevede un aumento delle vendite di oltre il 20%, anche grazie a un forte portafoglio ordini.