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UNIPER crolla in Borsa ma ottiene il via libera per il terminale GNL

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Il fornitore energetico è in difficoltà a causa della crisi del gas, dopo che la Russia ha drasticamente ridotto le forniture

Giornata turbolenta per UNIPER, il cui recupero (avvenuto venerdì scorso) si è esaurito in fretta tanto che oggi le azioni hanno subito un nuovo crollo, scendendo sotto 12 euro.

Le azioni del fornitore energetico sono in difficoltà a causa della crisi del gas, dopo che la Russia ha drasticamente ridotto le forniture attraverso il gasdotto Nord Stream 1. Ciò ha causato turbolenze all’importatore di gas, tanto da spingerlo a chiedere aiuti di Stato.
Uniper infatti non è in grado di trasferire sui clienti i costi aggiuntivi per l’acquisizione del gas, e questo provoca notevoli oneri finanziari.

Domenica sera, secondo Der Spiegel, i capi dei ministeri competenti dell’economia, delle finanze e della Cancelleria federale hanno concordato un progetto, che consente al governo federale di investire in aziende attive nel settore (attraverso l’acquisizione di quote societarie), sulla falsariga degli aiuti alle imprese durante la pandemia da Covid (in special modo Lufthansa).
Tuttavia il coinvolgimento del governo federale non è necessariamentela cosa migliore per gli azionisti.

Via libera al progetto GNL

Intanto l’azienda ha ricevuto il via libera per la costruzione del primo terminale tedesco di GNL, delle infrastrutture portuali terrestri e marittime.

L’ufficio statale di supervisione del commercio di Oldenburg ha approvato l’inizio anticipato dei lavori, che consentiranno di gestire fino a 7,5 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno. Ciò corrisponde a circa l’8,5% dell’attuale fabbisogno di gas tedesco all’anno.
Il Ministero Federale dell’Economia e della Protezione del Clima e Uniper puntano alla messa in servizio nell’inverno 2022/2023.

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