Il contesto in cui si muove il mercato azionario è tremendo. La paura e il nervosismo governano le azioni degli investitori, e alcuni titoli stanno sprofondando. Ad esempio VARTA, che continua il recente calo ed è arrivato anche a scivolare sotto la soglia dei 60 euro.
La quota 59,3 toccata nella mattina di lunedì significa un minimo dall’aprile 2020.
Lo sviluppo del business nel secondo trimestre è stato peggiore di quanto previsto dal produttore di batterie. Il risultato operativo del primo semestre è sceso del 39%, e così alla fine di luglio, il gruppo VARTA ha dovuto abbassare i propri obiettivi annuali. Invece dei precedenti 0,95-1 miliardo si è passati a 880 e 920 milioni di euro, a causa dei ritardi dei progetti e dei costi elevati delle materie prime, dell’energia e dei trasporti.
Da allora la situazione non è certo migliorata. Alcuni analisti hanno abbassato i target di prezzo, soprattutto per via della forte pressione competitiva.
Al prezzo attuale, le azioni Varta sono molto lontane dal loro record di poco più di 181 euro raggiunto a gennaio 2021. A quel tempo la speculazione sui prezzi da parte di piccoli investitori, per lo più raccolti nei social network, causava forti fluttuazioni dei prezzi.