Malgrado le difficoltà legate al calo dei voli ed alle restrizioni in vigore in tutta Europa, il CEO di AIRBUS – Guillaume Faury – non si aspetta ulteriori tagli di posti di lavoro in Germania. L’obiettivo di giungere a circa 5.000 posti di lavoro in meno “è sufficiente dal nostro punto di vista“, ha detto Faury del quotidiano Bild. “Siamo in un dialogo costruttivo con i sindacati, e il sostegno del governo ci è di grande aiuto“.
Per quanto riguarda le prospettive per il traffico aereo, Faury ha ribadito: “Partiamo dal presupposto che il traffico aereo globale raggiungerà nuovamente il livello pre-crisi tra il 2023 e il 2025, prima per gli aeromobili più piccoli nel traffico a corto e medio raggio, in seguito per gli aerei di grandi dimensioni nel traffico a lungo raggio“.
Alla fine di ottobre, il CFO di Airbus Dominik Asam aveva già affermato che, grazie al lavoro a breve termine, il produttore di aeromobili perderà molti meno posti di lavoro rispetto ai 15.000 inizialmente pianificati in tutto il mondo. Inoltre, il gruppo utilizzerà i dipendenti che potrebbero finire in esubero nella ricerca sui motori a idrogeno e altre tecnologie.