Una settimana molto positiva è stata sporcata proprio da un finale più opaco, con tre giorni di fiacchezza che hanno costretto il Dax a rinunciare a parte dei suoi guadagni.
Il principale indice tedesco alla fine ha chiuso a 12.730,90 punti, registrando un aumento del 2,4% nel corso della settimana.
I mercati stanno ancora soffrendo per i massicci tassi di interesse e i timori di recessione, che sono stati recentemente alimentati dall’aumento dei rendimenti obbligazionari.
Giovedì prossimo è probabile che la Banca centrale europea (BCE) aumenterà di ulteriori 75 punti base e la Federal Reserve statunitense non è ancora alla fine del suo ciclo di strette.
L’aspetto molto positivo è che sta trovando conferma il dato statistico che vede il principale indice tedesco vivere un settembre debole, seguito da un forte trimestre finale. Dal 1997 ad oggi, solo nel 2000, 2008 e 2018 ci sono state delle perdite.
Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , il DAX sta trovando l’ostacolo maggiore nella EMA50, che continua ad attrarlo impedendone l’ulteriore slancio.
La notizia positiva è che ci siamo lasciati alle spalle il ritracciamento 50% Fibonacci (costruito sul movimento ascendente da inizio 2020 a metà 2021) e soprattutto la resistenza sui 12450.
Per il DAX sarebbe importante tenersi a distanza proprio da questa quota, perché altrimenti si aprirebbero nuovi scenari di debolezza.