Nonostante i costi elevati, il produttore di auto sportive Porsche ha notevolmente migliorato il proprio margine operativo e ha già raggiunto il livello previsto a medio termine.
La casa automobilistica sportiva, quotata in borsa da poche settimane dopo una attesissima IPO, ha confermato le sue prospettive per l’intero anno.
Il CFO Lutz Meschke ha parlato di ‘crescita finanziaria convincente‘ in un contesto di mercato volatile e difficile.
Nei primi nove mesi, Porsche ha aumentato le vendite del 15,7% a 26,7 miliardi di euro. Il risultato operativo è salito del 40,6 per cento a 5,05 miliardi di euro. Il ritorno sulle vendite è migliorato di conseguenza dal 15,5 al 18,9%, al di sopra dell’obiettivo del 17-18% previsto per il 2022 e vicino all’intervallo a medio termine del 17-19%.
A lungo termine, il margine dovrebbe essere superiore al 20%. Le vendite dovrebbero essere comprese tra 38 e 39 miliardi di euro quest’anno.
Di tutti i marchi VW, Porsche ottiene di gran lunga il rendimento più alto. Solo negli anni dal 2017 al 2021, il margine medio è stato del 16,1%.
La Volkswagen aveva quotato Porsche in borsa a settembre e aveva incassato 9,1 miliardi di euro dalla quotazione di un quarto delle azioni privilegiate. Inoltre, il 25% più una quota delle azioni con diritto di voto di Porsche andrà alla società madre VW Porsche, controllata dalle famiglie proprietarie Porsche e Piëch.
Grazie alla vendita delle azioni, gli azionisti VW riceveranno un dividendo speciale di 19,06 EUR per azione.
