Potrebbe essere sempre più vicino l’accordo tra il Ministero del Testoro italiano e , per l’ingresso in minoranza del colosso tedesco nella nuova compagnia di viaggio italiana.
Il Mef, che è l’azionista unico di Ita (vettore sul quale lo Stato ha già investito 1,12 miliardi di euro), non vuole infatti perdere tempo e vuole affidare in fretta la gestione dell’azienda a , per consentirle di fare profitti. Tanto che un accordo potrebbe arrivare anche verso la metà di gennaio.
Dopo l’ultimo dcpm – approvato dal Consiglio dei ministri il 22 dicembre – il cronoprogramma per la privatizzazione del vettore tricolore prevede l’arrivo di con il 40% di quote, grazie a un aumento di capitale riservato. La quota dovrebbe poi salire progressivamente al 100% nel medio periodo.
Fonti governative dicono al Corriere che il valore dell’aviolinea al 31 dicembre di quest’anno sarà di 550 milioni (grazie alla seconda ricapitalizzazione da 400 milioni un mese fa), per questo l’aumento di capitale di Lufthansa dovrebbe essere di 220-230 milioni. Ma più passerà il tempo, più il valore di -ITA andrà scendendo.
Entro giugno si vuole chiudere l’iter, con la firma del contratto definitivo, anche perché le difficoltà di ITA stanno rendendo il mercato italiano molto succulento per le compagnie low cost, che stanno guadagnando terreno, così come i grandi agglomerati.