Il commerciante di prodotti chimici Brenntag non vuole più acquisire il concorrente statunitense Univar Solutions. Brenntag ha dichiarato di aver deciso di non proseguire i colloqui, senza fornire una motivazione.
Le due società avevano confermato i colloqui preliminari di acquisizione nel novembre 2022, ma poi sono state messe sotto pressione dai rispettivi azionisti.
In una lettera aperta di fine dicembre, l’hedge fund e azionista Primestone Capital ha invitato il management del trader di prodotti chimici a chiudere immediatamente i colloqui con Univar.
Il suo timore era che una fusione con Univar avrebbe comportato enormi cali di vendite, che avrebbero spazzato via tutte le sinergie di costo. Secondo Primestone, Brenntag dovrebbe concentrarsi sul miglioramento del proprio bilancio per aumentare il valore dell’azienda.
A novembre anche Engine Capital, azionista e hedge fund di Univar, aveva espresso preoccupazione e ha chiesto al consiglio di amministrazione della società statunitense di avviare un processo formale di vendita.
Univar si descrive come un distributore globale leader di prodotti chimici e ingredienti speciali con un portafoglio di livello mondiale. Nel 2021, Univar ha registrato un fatturato netto di $ 9,5 (2020: $ 8,3) miliardi e ha guadagnato $ 460 (53) milioni. Per fare un confronto: nel 2021, Brentag ha realizzato un fatturato di 14,3 (11,8) miliardi di euro e guadagnato 461 (474) milioni di euro al netto delle imposte.
Il 10 novembre Brenntag ha lanciato il suo dettagliato piano strategico di crescita con nuovi obiettivi a medio termine fino al 2026. È stato detto che la leadership di mercato con strategie differenziate per le due aree di business Specialties ed Essentials dovrebbe essere rafforzata e che le fusioni e acquisizioni (M&A) dovrebbero continuare a svolgere un ruolo centrale e che le spese di M&A pianificate dovrebbero essere raddoppiate a 400-500 milioni euro all’anno.