Settimana scorsa l’indice tedesco ha viaggiato ancora avanti tutta. La spinta è arrivata ancora dall’allentamento della pressione inflazionistica, che sta attenuando i timori che i tassi di interesse continueranno a salire bruscamente in futuro.
I dati trimestrali delle banche statunitensi, tendenzialmente più deboli del previsto, non hanno avuto alcun effetto sull’indice principale tedesco.
Il ha chiuso la settimana a 15.086,52 punti, segnando un bilancio in aumento del 3,3%. Dall’inizio dell’anno, l’indice tedesco ha già guadagnato l’8,4%, mettendo in ombra le borse statunitensi più ritmate.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , la corsa ha spinto il DAX sui massimi di febbraio scorso, con vista sulla resistenza a quota 15400.
Come stiamo dicendo da qualche settimana, il cross delle medie mobili (50 e 200) alla fine ha innescato un impulso rialzista, che ha avuto come primo scoglio la resistenza statica a quota 14.143, e poi ha consentito al anche il superamento del ritracciamento 23.6 di Fibonacci a 14362.
Al ribasso, occhio alla resistenza a quota 14600 punti.