L’anno finanziario 2022 ha presentato luci ed ombre per United Internet. Le vendite sono aumentate del 4,8% da 5,9 miliardi (erano 5,6 nell’anno precedente) ma il risultato finale non è stato dei migliori.
Sul risultato finale infatti incide un effetto positivo (non periodico) di 39,4 milioni, senza il quale (e senza tenere conto dei costi di preparazione all’IPO di Ionos e gli effetti di valutazione non in contanti derivanti dai derivati), United Internet ha ottenuto un EBITDA di +0,7% a 1,27 miliardi e un EBIT da 790 milioni (788 l’anno precedente).
L’utile per azione (EPS) rettificato però è sceso da 2,11 euro dell’anno precedente a 2,00 euro. Il motivo della flessione dell’EPS è stato, tra l’altro, un minor risultato finanziario rispetto all’anno precedente, che è stato influenzato, tra l’altro, dalla successiva valutazione degli strumenti finanziari derivati.
Il consiglio di amministrazione e il consiglio di sorveglianza proporranno all’assemblea generale annuale del 17 maggio 2023 il pagamento di un dividendo di 0,50 euro per azione (anno precedente anche 0,50 euro) per l’esercizio 2022. Il pagamento totale sarebbe di circa 86,4 milioni di euro.
Questo payout ratio corrisponde a circa il 23 percento del risultato di gruppo rettificato per il 2022 dopo gli interessi di minoranza (374,1 milioni di euro) e rientra quindi nell’ambito della politica dei dividendi.
Per l’anno finanziario 2023, l’azienda prevede un aumento delle vendite a circa 6,2 miliardi, mentre l’EBITDA dovrebbe essere al livello dell’anno precedente.